20 aprile 2009

La sottrazione coatta dei monori e falsi abusi. Movimento "Cresco a Casa"



Impedire gli allontanamenti impropri dei bambini dalle loro famiglie. E' l'obiettivo che si è prefisso il movimento 'Cresco a casa', che raggruppa decine di associazioni, presentato ufficialmente il 16 aprile 09 a Torino.
''In Piemonte, secondo dati 2006, circa 3.500 bambini risultano allontanati dalle loro famiglie naturali: di questi oltre 2.300 accuditi in altre famiglie con lo strumento dell'affido familiare e poco meno di 1.200 in comunita' - ha spiegato il consigliere regionale del Pdl, Gian Luca Vignale - cio' che allarma, come certificano i dati dell'assessorato alle Politiche sociali e l'Osservatorio regionale sull'infanzia, e' che il 76,8% dei minori sono stati allontanati per incapacita' e metodi educativi non idonei e per impossibilita' dei genitori a seguire i figli''.

''La rimanente percentuale che ha portato all'allontanamento - prosegue - si divide tra il 3,63% di orfani o privi di entrambi i genitori, il 9,8% in stato di abbandono e il 4,7% per maltrattamenti. Cio' significa che il 18% viene allontanato per un motivo oggettivo e grave, mentre la restante parte per motivi che potremmo definire soggettivi''.

Di qui il movimento che chiede che la sottrazione dei bambini alla propria famiglia possa avvenire solo su fatti gravi e accertati o solo dopo l'acquisizione di prove oggettive attendibili, che le perizie psicologiche-psichiatrice abbiamo solo valore di opinioni e non siano considerate come accertamento della verita' e che le famiglie abbiano il diritto della parita' tra accusa e difesa e che eventuali relazioni negative di assistenti sociali o altre entita' possano essere contestate e che si proceda ad accertare i fatti prima che possa avvenire la sottrazione del minore.


Il Manifesto “Cresco a Casa” avanza le seguenti proposte:

1. che la sottrazione di bambini alla propria famiglia possa avvenire solo sulla base di fatti gravi ed accertati o solo dopo l’acquisizione di prove oggettive attendibili;
2. che le perizie psicologiche-psichiatriche abbiano solo valore di opinioni e non siano considerate direttamente come “accertamento della verità”;
3. che le famiglie abbiano il diritto della parità tra accusa e difesa e che eventuali relazioni negative di assistenti sociali o di altre entità possano essere contestate e che si proceda ad accertare i fatti prima che possa avvenire la sottrazione dei bambini alla famiglia.

Un altro aspetto assolutamente rilevante è che gli allontanamenti riguardano per circa il 90% cittadini italiani e solo un numero ridottissimo cittadini comunitari o extracomunitari.
A una famiglia Rom, ad esempio, che non manda a scuola i propri figli o li manda a mendicare non avviene nulla, quando invece ci troveremmo di fronte ad allontanamenti che sarebbero assolutamente giustificati per il benessere dei minori.

Associazioni aderenti all'iniziativa:
Gesef – Genitori Separati dai Figli,
CCDU di Milano, Trento, Verona, Torino,
Associazione Tu sei mio figlio - Onlus
Associazione Caramella Buona;
Väter Aufbruch für Kinder (DE).
Movimento italiano genitori (MOIGE) –
Adiantum – Associazione di Associazioni nazionali per la tutela dei minori

Fonte: www.gesef.org

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